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La morte al tempo del coronavirus: ecco come si potenzia il servizio-segno “Lutto, solitudine ed esperienza del limite”

La morte al tempo del coronavirus: ecco come si potenzia il servizio-segno “Lutto, solitudine ed esperienza del limite”

Il tempo del cordoglio è un tempo che per sua natura è faticoso e richiede uno spazio fisico, emotivo, mentale per la sua elaborazione e la sua trasformazione, ma in questo momento storico i cambiamenti resisi necessari per contenere il contagio del Coronavirus non permettono di compiere quelle azioni che ci aiutavano a ben separarci dai nostri cari. Non ci è permesso di stare accanto alle persone care nella malattia, nell’accompagnamento alla morte, nel momento nel trapasso, nel dopo morte, nell’intimità della camera mortuaria e nei rituali collettivi. Proprio questi rituali collettivi, ci dovrebbero aiutare ad avviare il processo del lutto, favorendo l’espressione del cordoglio (cuore che duole) danno la possibilità di fare le cose del lutto, quelle cose che ci consentono di piangere il nostro defunto.

È per affrontare in modo adeguato questa delicata fase che il servizio-segno “Lutto, solitudine ed esperienza del limite”, la cui coordinatrice è la psicologa-psicoterapeuta Viviana Casarotto, nell’ottica del prendersi cura della persona in questi momenti difficili della vita ha deciso di potenziare l’ascolto, per dare voce ai bisogni, alle preoccupazioni, alle emozioni di rabbia e di impotenza, alle sofferenze, al dolore, ai rimorsi, alla rabbia, ai sensi di colpa delle persone che vivono l’esperienza della morte di un loro caro al tempo del coronavirus, nel quale ogni tipo di contatto fisico è bandito.  C’è ora un maggior bisogno di sentirsi ascoltati e accolti.

Nell’impossibilità di incontrarsi fisicamente, molti dei 13 Gruppi di Auto Mutuo Aiuto per Persone in Lutto presenti nel territorio diocesano ed afferenti a Caritas Diocesana Vicentina si stanno attivando con telefonate, videochiamate singole e/o di gruppo. I volontari riceveranno una formazione a distanza supplementare per affrontare questo particolare momento e, sempre a distanza,  i momenti di supervisione individuale e di gruppo saranno potenziati.

L’obiettivo è di offrire alle persone che vivono un evento luttuoso, in questo periodo storico di isolamento e di solitudine, la possibilità di trovare uno spazio di accoglienza virtuale in cui poter esprimere il proprio dolore per trasformarlo, favorire la narrazione attraverso l’espressione delle emozioni e la condivisione del proprio vissuto, partecipare a momenti di ascolto privilegiati, attivare modalità costruttive per gestire i momenti di sofferenza e di solitudine.

Questi nuovi servizi resteranno attivi per tutta la fase di emergenza coronavirus. Successivamente le persone che desidereranno proseguire il percorso, saranno indirizzate verso i vari Gruppi di Auto Mutuo Aiuto presenti nel territorio diocesano, non appena riprenderanno la loro regolare attività.

Come chiedere aiuto e avere un sostegno.

La possibilità di scrivere una e-mail lutto@caritas.vicenza.it  per raccontare la propria storia e di effettuare una telefonata al 3487666528 per ricevere un ascolto immediato è già operativa, perché si tratta di attività che sono già parte integrante del servizio.

Sarà inoltre attivata la possibilità di usufruire e ricevere supporto a distanza, attraverso l’utilizzo di videochiamate, fissando un appuntamento tramite il 3487666528 oppure scrivendo a lutto@caritas.vicenza.it.

Sarà infine possibile partecipare ad un gruppo on-line, dopo aver fatto esplicita richiesta al servizio, scrivendo la propria storia e la motivazione, tramite mail lutto@caritas.vicenza.it.

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