C.I.M.E.: Comunità Inclusive Meta Educanti

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C.I.M.E.: Comunità Inclusive Meta Educanti

Attualmente non esiste un servizio strutturato in Caritas Vicentina che accolga e coordini la risposta al bisogno educativo.

Le restrizioni sociali legate alla pandemia hanno accentuato e diffuso le situazioni di povertà educativa, tant’è che la rete dei Centri di Ascolto parrocchiali hanno segnalato tale aumento ed hanno chiesto che Caritas diocesana faciliti lo sviluppo di servizi segno in risposta, in particolare mediante attivazione di doposcuola ed attività informali.

Nell’ascolto del territorio, emerge come risorsa un’esperienza avviata nel 2018 sul tema “Animatori di comunità in oratorio”, che mirava a ridare significatività agli oratori nel complesso contesto sociale, rispondendo al bisogno della comunità adulta di accompagnare la crescita dei ragazzi e di sviluppare nei giovani l’autonomia lavorativa. L’esperienza permise solo di incominciare il percorso di promozione della figura dell’“Animatore di comunità” – favorendo la nascita di competenze nella promozione e nell’attivazione di risorse comunitarie – poiché purtroppo dovette arenarsi a causa della pandemia da Covid-19.

Alla luce di questi bisogni, la Caritas Vicentina, la Pastorale Giovanile e la Pastorale Sociale ritengono prioritario avviare un’équipe diocesana di attenzione al tema della povertà educativa, coinvolgendo Noi Associazione, l’ass. Diakona Onlus e la coop. M25, oltre alle parrocchie.

Le relazioni tra gli enti coinvolti nella proposta sono state già attivate, condividendo le diverse risorse: la rete dei volontari delle Unità Pastorali, l’expertise in gestione degli oratori di Noi Associazione, le competenze di coordinamento del servizio Pastorale Giovanile e Pastorale Sociale, la professionalità nella componente formativa di coop. M25 e di ass. Diakonia Onlus nella gestione di progetti.

Con il presente progetto si avvieranno proposte di contrasto alla povertà educativa, con l’obiettivo di coinvolgere un’ampia fetta della comunità locale nelle risposte che si offriranno ai bisogni.

Le azioni di animazione chiamano in causa in primis i volontari dei centri di ascolto delle UP, che in qualità di sentinelle individueranno e segnaleranno all’équipe di coordinamento i casi di povertà educativa emergenti, responsabilizzando in questa azione i membri della comunità locale.

Successivamente, la formazione sugli approcci educativi inclusivi, realizzata da parte di personale qualificato, permetterà di formare i volontari/operatori. Quest’ultimi formeranno altre giovani leve e animeranno le comunità locali (inclusi i soggetti del terzo settore e della società civile), inducendo quest’ultime a diventare gradualmente “comunità educanti inclusive”.

Infine, l’implementazione di attività di centri estivi e dopo-scuola, realizzata da volontari e operatori sociali, favorirà ulteriormente l’inclusione e il coinvolgimento della comunità nell’offrire risposte – individualizzate e diffuse in più contesti – ai bisogni educativi dei bambini e ragazzi più vulnerabili.

ANNO DI REALIZZAZIONE: 2022