​Un’accoglienza umana per essere sincera e significativa deve aprirsi umilmente verso tutti, senza discriminazioni. Nel suo ruolo pedagogico ed educativo, Caritas cerca di offrire sostegno anche a persone detenute, ex detenute o in esecuzione penale esterna.
Per questo nel 2005, a Vicenza, è nato il “Lembo del Mantello”, servizio sostenuto da Cariverona, che successivamente si è ampliato e sviluppato nell’attuale Progetto Esodo.
Si tratta di un servizio residenziale e domiciliare maschile per il reinserimento di detenuti in misure alternative, in misure cautelari o in regime di semilibertà. L’obiettivo è fornire un’opportunità a queste persone, accompagnandole nelle diverse attività quotidiane e domestiche, prestando attenzione alla sfera relazionale, agli aspetti legali – ed in particolare al lavoro – con il fine di promuovere un loro reale reinserimento sociale e lavorativo.
Il Lembo del Mantello è stato successivamente implementato con l’apertura anche a persone di sesso femminile (in particolare mamme con bambini) presso una struttura della Congregazione delle Suore Orsoline di Breganze e presso una struttura delle Suore Poverelle a Vicenza.

Obiettivi

Azioni

Progetto Esodo

Una vita vera, un’occupazione, una rete affettiva oltre le mura della prigione, oltre il pregiudizio negli sguardi della gente: è questo l’obiettivo del Progetto Esodo, nato nel 2010 da un’iniziativa delle Caritas Diocesane di Verona, Vicenza e Belluno insieme alla Fondazione Cariverona e al PRAP (Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria) e rivolto a persone detenute, ex detenute o in esecuzione penale esterna. Il progetto opera su quattro principali ambiti di attività (formazione, inclusione sociale, lavoro e sensibilizzazione del territorio) e si sviluppa in specifici percorsi personalizzati, volti ad assicurare un effettivo ed efficace accompagnamento delle persone coinvolte.

Dal mese di luglio 2019 le attività promosse dal progetto Esodo – Lembo del Mantello si esplicano in un nuovo spazio: Villa Vescova, sita nel Comune di Brendola (VI). Grazie al progetto “Coltivare la speranza: tessitori di lavoro, arte e legalità”, sostenuto dalla Fondazione Cariverona, 6 persone in misura alternativa al carcere sono ospitate nella struttura residenziale “casa del custode” annessa alla Villa e coinvolti in azioni di inclusione socio lavorativa, con il compito di svolgere diverse attività:

  • manutenzione e guardiania della villa e del parco;
  • produzione orticola;
  • allevamento di animali da cortile;
  • testimonianza ed educazione alla legalità. 

La presenza e la partecipazione alle attività, in qualità di protagonisti, di persone in misura alternativa al carcere o ex detenute configurano Villa Vescova come casa della legalità, un luogo di testimonianza e di educazione a favore della cittadinanza e delle scolaresche che parteciperanno ai percorsi formativi.

Obiettivi

Azioni

Il Progetto Esodo nello specifico si muove su quattro aree di intervento:

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