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Coronavirus, nel piazzale del Teatro Astra altre due tende per le persone senza dimora

Coronavirus, nel piazzale del Teatro Astra altre due tende per le persone senza dimora

Due tende per accogliere durante il giorno le persone senza fissa dimora “irriducibili”. Ovvero coloro che ancora vivono per strada.

È l’ultimo importante step che Comune di Vicenza, Caritas Diocesana e San Vincenzo stanno mettendo a punto per dare applicazione a quanto disposto dai decreti sul Coronavirus anche tra i senzatetto, a tutela della salute dell’intera comunità.

L’iniziativa, approvata quest’oggi dalla giunta comunale riunita in conference call, prevede l’installazione nello spazio verde a fianco del Teatro Astra di due tende della protezione civile, con annessi i bagni chimici.

Nelle tende, accessibili dalle 8 alle 20, potranno sostare e consumare i pasti quei senzatetto (circa una ventina) che ancora vagano per la città perché non fanno parte dei 135 ospiti dei tre presidi già strutturati in città.

“Con questo presidio temporaneo – ha spiegato oggi il vicesindaco e assessore al sociale Matteo Tosetto – andiamo a completare un progetto messo a punto, con la supervisione dell’Ulss, per mantenere in luoghi circoscritti e presidiati i senzatetto della città. L’obiettivo è limitare il più possibile le occasioni di contagio. Ringrazio Caritas diocesana e Ozanam San Vincenzo, con cui stiamo lavorando con grande sinergia, e Fondazione Cariverona che ha generosamente finanziato l’iniziativa con 140 mila euro”.

“In questi giorni di emergenza – ha aggiunto il direttore di Caritas Diocesana Vicentina don Enrico Pajarin – tutta la comunità si sta impegnando nel rispettare quanto ci indicano le autorità, ovvero restare a casa. Noi ci siamo interrogati sul come possa rispondere a questa disposizione chi una casa non ce l’ha. Il progetto vicentino #vorreirestareacasa, che punta a mantenere in comunità stabili e monitorate i gruppi che già coabitano durante la notte, sta diventando un modello a livello nazionale. Rispondendo alle necessità primarie di questi soggetti deboli, contribuiamo di fatto a mettere in sicurezza l’intera comunità”.

Com’è noto, fin dai primi giorni dell’emergenza le 65 persone ospiti di notte dell’albergo cittadino sono state autorizzate a rimanervi anche durante il giorno e ad ottenere colazione, pranzo e cena.

Le 40 persone ospitate nel dormitorio notturno della Casa San Martino di Caritas Diocesana di contra’ Torretti sono state a loro volta accolte per il giorno nelle tende installate nel cortile di Casa Santa Lucia, nella vicina via Pasi, dove consumano anche i pasti.

Infine, i 30 ospiti del dormitorio notturno allestito a San Marco per l’emergenza freddo, dallo scorso fine settimana vi rimangono anche di giorno, usufruendo dei pasti serviti nelle tende allestite nel cortile dell’edificio.

Tutti gli ospiti sono registrati. Non sono ammessi nuovi ingressi nei gruppi che sono diventate piccole comunità controllate. In tutte e tre le strutture, grazie al presidio permanente degli operatori, vengono rigorosamente rispettate le norme anti contagio, a partire dalla distanza interpersonale.

“A fronte di questa organizzazione che ha messo in sicurezza 135 senza fissa dimora – ha aggiunto il vicesindaco – c’è però ancora un gruppo di irriducibili che va a prendersi il pasto alle mense di Santa Lucia e del Mezzanino, ma che poi mangia, dorme e vive per strada. Di qui la decisione di riorganizzare l’intero servizio ed allestire un quarto presidio per agganciare anche chi non si è finora rivolto ai ricoveri notturni”.

In sostanza, le mense del Mezzanino e di Caritas Diocesana Vicentina da domani non distribuiscono più i pasti direttamente ai senzatetto, ma riforniscono le quattro strutture di accoglienza grazie a un nuovo servizio di distribuzione e consegna.

L’albergo cittadino continua ad accogliere giorno e notte i suoi 65 ospiti, a cui offre i pasti in loco.

I 40 ospiti del dormitorio della Casa San Martino di contra’ Torretti di giorno vengono ospitati nei tendoni allestiti nella vicina Casa Santa Lucia, dove ricevono anche i pasti.

I 30 ospiti che dormono negli spazi di contra’ San Marco, concessi dalla diocesi fino a fine emergenza con una stanza in più per migliorare il distanziamento notturno tra le persone, di giorno si raccolgono e consumano i pasti nei tendoni montati in cortile.

Nelle tende montate da domani nel piazzale a fianco del Teatro Astra vengono serviti i pasti e ospitati dalle 8 alle 20 i senza tetto che non sono già ospiti nelle prime tre strutture, e che fin dalle prossime ore saranno contattati dagli operatori di strada e informati sui rischi del Coronavirus anche tramite un volantino in più lingue.

Il progetto nasce dalla collaborazione di Comune di Vicenza, Caritas Diocesana, associazione Ozanam – San Vincenzo, associazione Diakonia Onlus e cooperativa Gabbiano 2.0 e dalla generosità di Fondazione Cariverona che lo sostiene economicamente.

Comunicato stampa Città di Vicenza

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