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“INPSxtutti”, i risultati dopo i primi sei mesi di sperimentazione

“INPSxtutti”, i risultati dopo i primi sei mesi di sperimentazione

Con il Progetto “INPSxtutti”, ANCI, Caritas e INPS del Veneto, hanno firmato un accordo di collaborazione per riuscire ad intercettare e ad offrire un sostegno concreto alle persone più fragili e deboli residenti nella nostra regione.

Con questo progetto si è voluto sperimentare un percorso fuori dagli schemi già collaudati di collaborazione istituzionale con l’intento di riuscire ad offrire anche a coloro che sono a rischio di esclusione sociale e privi dei necessari mezzi economici o che vivono in contesti svantaggiati, l’accesso alle prestazioni che l’INPS, da un lato, e i Comuni, dall’altro, possono riconoscere in presenza di determinati requisiti. Si tratta di diritti sociali che resterebbero inespressi per carenza di informazioni, barriere linguistiche, emarginazione.

I soggetti firmatari si sono incontrati per condividere i primi risultati registrati.

Sono già 165 le persone che, in queste prime settimane di operatività, sono entrate nella sfera di attenzione dei Comuni, attraverso i servizi sociali, e delle Caritas diocesane, per il tramite dei Centri di Ascolto. Di queste, 73, poco meno della metà, hanno presentato domanda per prestazioni erogate dall’INPS o dai Comuni e 55 hanno potuto beneficiarne.

Questo risultato è stato possibile grazie al lavoro in rete tra gli assistenti sociali dei Comuni e i volontari della Caritas, opportunamente formati, che hanno preso contatto con soggetti emarginati e potenziali beneficiari dei servizi e sondato la loro situazione complessiva mediante la compilazione di un questionario appositamente creato per la verifica delle possibili misure di sostegno al reddito alle quali poter accedere. Il raccordo con le sedi INPS ha consentito di verificare via via il diritto alla prestazione.

Un ruolo determinante viene svolto dagli assistenti sociali che operano sul territorio e che hanno conoscenza, per prossimità territoriale e per esperienza professionale, delle situazioni più critiche. Una testimonianza significativa è quella di Gloria Busetto, assistente sociale della Caritas diocesana di Chioggia: “Il progetto INPSXTUTTI mi ha consentito di interfacciarmi in modo più efficace con le persone che si sono rivolte alla Caritas Diocesana di Chioggia, fornendo loro risposte puntuali sui servizi, le agevolazioni e le opportunità a disposizione. In questo modo mi sono sicuramente sentita più utile e vicina nei confronti di chi magari sta attraversando un periodo di difficoltà e che altrimenti non avrebbe saputo come orientarsi. A facilitare il lavoro di noi operatori e volontari c’è poi il fatto che il form per l’inserimento dei dati è fruibile facilmente. È, insomma, uno strumento che contribuisce a sostenere il valore della prossimità che Caritas ogni giorno coltiva”.

Il Presidente di ANCI del Veneto, Mario Conte, il Direttore delle Caritas del Veneto, don Enrico Pajarin, e il Direttore regionale INPS del Veneto, Antonio Pone, hanno analizzato insieme i dati e condiviso la valutazione assolutamente positiva e incoraggiante di questi primi dati. La sperimentazione si avvia a divenire, perciò, una nuova e strutturata, definitiva forma di collaborazione tra Enti e Istituzioni per la tutela dei diritti e della cura della persona proprio attraverso un condiviso programma sociale ed etico caratterizzato dalla finalità di essere al servizio anche dei più fragili mettendo in comune le forze e arrivando a portare un supporto concreto a chi ne ha bisogno e non riesce ad accedere alle misure che lo Stato, attraverso le sue espressioni istituzionali sul territorio, riconosce.

“I numeri, quasi 60 persone che tramite le Caritas del Veneto hanno beneficiato del progetto INPSXTUTTI, dimostrano che il tessuto sociale aveva l’esigenza di una risposta del genere – dice Don Enrico Pajarin, Direttore di Caritas del Veneto -. Significa che la rete di relazioni promossa da “Inpsxtutti” ha finora svolto bene il suo compito, cioè quello di avvicinare persone che, per povertà materiali, educative e isolamento sociale, non avrebbero altrimenti avuto modo di conoscere e quindi di accedere alle prestazioni erogate dall’Inps. È un modello di collaborazione che fin dall’inizio sta portando buoni frutti, ed offre ampi spazi di crescita.”

Anci Veneto è in prima linea nel contrasto alla povertà: per questo abbiamo deciso di aderire in modo convinto a questo progetto che ha portato un reale contributo alle persone in difficoltà facendo conoscere loro le misure dell’Inps che possono essere più utili – commenta Mario Conte, Presidente Anci Veneto -. I numeri confermano che quando le istituzioni ed i soggetti che operano sul territorio fanno squadra si possono raggiungere risultati importanti. I Comuni con questo progetto hanno voluto dare un supporto operativo e concreto insieme alla Caritas per far arrivare a chi ne ha più bisogno le prestazioni sociali attualmente previste ed erogate dall’Inps nei confronti di quella fascia di popolazione che vive in condizioni di grave disagio. Abbiamo raggiunto l’importante obiettivo di accorciare la distanza tra istituzioni e cittadini. Ci auguriamo che i dati di oggi possano crescere e continueremo a lavorare perché questo  avvenga accanto all’Inps ed alla Caritas, che ci tengo a ringraziare per l’impegno e la professionalità che hanno messo in questo progetto”.

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