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“Popoli in movimento”: a Sovizzo una mostra fotografica di Francesco Malavolta

“Popoli in movimento”: a Sovizzo una mostra fotografica di Francesco Malavolta

Il Gruppo Accoglienza Sovizzo, che ha collaborato con Caritas Diocesana Vicentina nel progetto dei Corridoi Umanitari, propone la mostra del fotografo e giornalista Francesco Malavolta “Popoli in movimento”, allestita dal 19 al 23 gennaio 2023 presso la sala conferenze del Comune di Sovizzo.
L’apertura è in programma il 19 gennaio alle 20,30, con l’intervento di Giacomo Peretto della nostra équipe migranti e dello stesso Malavolta.
Il 22 gennaio alle 10, nuovo appuntamento pubblico per una conversazione e un approfondimento con l’autore delle foto.

“Popoli in Movimento” nasce dall’esigenza del racconto. Lo scopo principale è la narrazione umana delle persone costrette a scappare dalle loro case, proponendosi di anteporre le storie delle singole persone e scostandosi dalla continua considerazione dei rifugiati come numeri.

Le foto in mostra sono state realizzate negli ultimi 12 anni nel Mar Mediterraneo, nel Mar Egeo, in Serbia, in Nord Macedonia, in Bosnia, in Italia, in Grecia, in Croazia, e arrivano a ritrarre le persone costrette a scappare dalla guerra in Ucraina in corso da
febbraio 2022.

“L’incontro con la fotografia – spiega Malavolta – è stato casuale, è stata lei a scegliere me: un giorno è entrata a far parte della mia vita, trasformandosi in lavoro. Anche il soggetto delle mie foto l’ho incontrato casualmente, quando in Puglia assistetti a uno sbarco di albanesi in fuga dalla dittatura. Fui attratto dalla moltitudine di persone che avevano lasciato tutto inseguendo un sogno di libertà: colsi la sfida di immortalare il movimento, dentro a un’immagine. Da allora i miei scatti testimoniano le migrazioni e
il loro evolversi, concentrandosi sui loro protagonisti. Ogni scatto, un racconto. Ogni racconto, una storia. Ogni storia, un tentativo di salvare la peculiarità della Vita, ritratta sfuggendo alla logica spersonalizzante che presenta le migrazioni come “fenomeni idraulici” e anonimi. La “mia fotografia” è legata alla documentazione dei flussi migratori, via terra e via mare. L’umanità è da sempre in movimento, un movimento che assume tratti tanto più drammatici quanto più si cerca di ostacolarlo, ripiegando su paure e posizioni illogiche e anacronistiche. Il mio obiettivo è quindi rendere omaggio a un’umanità caparbia, che un passo alla
volta guadagna centimetri di libertà”.

Francesco Malavolta è impegnato da oltre vent’anni a documentare i flussi migratori che interessano il nostro continente, gli ultimi segnati da un intensificarsi senza precedenti delle migrazioni. Ha viaggiato lungo i confini di un’Europa sempre più
blindata e difficile da raggiungere, via terra o via mare. Da 12 anni collabora con la Comunità Europea, con varie agenzie di stampa internazionale come Associated Press, e con organizzazioni internazionali quali UNHCR e OIM.

 

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