Rut e Noemi: il progetto che risponde ad un doppio bisogno intergenerazionale
Un aiuto agli anziani soli e alle donne prive di occupazione. È il duplice obiettivo del progetto “Rut e Noemi: coltivare legami solidali per tessere società inclusive”, sviluppato da Caritas Diocesana Vicentina attraverso i servizi-segno gestiti dall’Associazione Diakonia Onlus e nell’ambito di una progettazione più ampia di Caritas Italiana, in accordo con Intesa Sanpaolo S.p.A., denominata “Non più soli: una rete solidale per la terza età”.
Le tre fasi del progetto: il corso di formazione, i tirocini e le assunzioni
La prima fase del progetto è iniziata nell’ottobre 2021 con il corso di formazione per Assistenti Familiari realizzato dal servizio-segno “Tirocini e lavoro” in collaborazione con l’Istituto San Gaetano di Vicenza. Vi hanno partecipato 10 donne che, trovandosi in una situazione di difficoltà, si erano rivolte al servizio-segno “Donna e Famiglia” segnalando l’intenzione di trovare un’occupazione.
“Successivamente al corso di formazione – spiega Valentina Campagnolo, del servizio ‘Tirocini e lavoro’ – 9 di loro hanno proseguito svolgendo un tirocinio presso aziende e strutture socio-sanitarie del territorio. E i risultati sono stati subito positivi, perché 3 di loro sono state assunte al termine del periodo di tirocinio, una sta completando il tirocinio con buone prospettive di assunzione e 3 hanno trovato lavoro in autonomia”.
Altre tre donne sono state assunte dall’Associazione Diakonia Onlus come Assistenti Domiciliari: attualmente seguono settimanalmente 15 anziani.
“Sono anziani che vivono in diversi quartieri di Vicenza – afferma Valentina Paggiaro, del Progetto Anziani – e a luglio è in previsione un supporto domiciliare anche a Cornedo Vicentino. Il progetto si sta via via espandendo, tanto che, viste le numerose richieste d’aiuto e di supporto che ci pervengono nei confronti degli anziani fragili, nel mese di luglio prevediamo di attivare due nuove assunzioni. In questo modo si potrà arrivare ad una ventina di anziani beneficiari”.
Il progetto è possibile grazie alla collaborazione con il territorio, dai Centri di Ascolto e Accompagnamento Caritas delle parrocchie fino ai Servizi Sociali dei Comuni. La rete consente di individuare gli anziani che soffrono per fragilità e solitudine, ma anche le donne che sono in cerca di un’occupazione.
“È un progetto che unisce – sottolinea il direttore di Caritas Diocesana Vicentina, don Enrico Pajarin -. I beneficiari, infatti, si conoscono all’interno della relazione di aiuto, in un contesto in cui le culture diverse si incontrano, considerato che le donne beneficiarie sono spesso straniere. Dona perciò prospettive di apertura, di dialogo e anche di confronto intergenerazionale. Le Assistenti Familiari, oltre a supportarli nelle faccende domestiche, nelle commissioni e altro, donano agli anziani soli tempo, compagnia e vicinanza”.
La testimonianza di una partecipante, Sandra Nana Shaka Peter
“Ho partecipato al corso di formazione e a due mesi di tirocinio presso l’Istituto Farina di Vicenza ed ora sono stata assunta come assistente domiciliare. In tutto seguo sei anziani, cui faccio compagnia e che aiuto nel fare la spesa, in cucina e nelle faccende domestiche. Sono molto contenta e mi sento molto utile, perché molti di loro erano soli, mentre adesso hanno una persona che sta loro accanto”.