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Banco Bpm con Caritas a sostegno delle famiglie in difficoltà

Banco Bpm con Caritas a sostegno delle famiglie in difficoltà

Prosegue la collaborazione tra Banco Bpm e Caritas per affrontare i nuovi bisogni, nati dall’inedito contesto socio-economico creato dalla pandemia.

Come è emerso dai monitoraggi condotti da Caritas, in soli tre mesi, da marzo a maggio, sono state 450.000 le persone che si sono rivolte ai servizi delle Caritas presenti su tutto il territorio nazionale, un terzo delle quali non si era mai affacciata prima ai centri di aiuto. Per la maggior parte di queste persone la pandemia ha rappresentato un baratro di impoverimento, paura per il futuro e sfiducia che anche oggi continua.

Dopo una prima fase di notevole impegno che, grazie alla collaborazione tra Banco Bpm e Caritas, ha permesso la realizzazione di importanti progetti di sostegno in 10 grandi città italiane, tra le quali Padova, ora l’azione si concentrerà sul Veneto, in particolare su Vicenza, Venezia, Treviso e Verona con un apporto complessivo di 100 mila euro.

A Venezia e Vicenza dove i Centri di Ascolto delle Caritas diocesane hanno registrato un incremento del 100% delle richieste di aiuto, l’azione si focalizzerà in modo particolare sull’acquisto di beni di prima necessità a favore di famiglie con minori.

A Venezia le risorse permetteranno di garantire l’acquisto di panieri mensili per l’infanzia, composti da beni alimentari specifici e prodotti per l’igiene, libri e materiali didattici. I panieri andranno a potenziare il sostegno ordinariamente offerto dai servizi a quasi 300 famiglie con minori di età compresa da 0 e 15 anni.

A Vicenza le risorse verranno destinate per l’acquisto di beni alimentari specifici e prodotti per l’igiene a favore di 115 famiglie in carico al Centro di Ascolto di Vicenza, con oltre 200 bambini di età compresa tra 0 e 15 anni.

A Treviso il Centro di Ascolto della Caritas Diocesana e il Centro Aiuto alla Vita accompagnano ordinariamente 250 mamme con bambino in difficoltà economica. Il progetto di sostegno permetterà l’acquisto di panieri mensili per la prima infanzia per i nuclei in maggiore difficoltà, composti da beni alimentari specifici (ed in particolare latte artificiale attraverso convenzioni con farmacie locali), prodotti per l’igiene e la cura della persona, e indumenti.

A Verona, dove la Caritas Diocesana lavora con una rete di 100 scuole, il progetto consentirà di garantire sostegno all’istruzione di 50 ragazzi, offrendo l’opportunità alle famiglie in difficoltà di acquistare dispositivi elettronici e libri di testo e materiale didattico. Inoltre si avvierà un progetto di inserimento dei ragazzi in attività sportive ed educative di laboratorio nei quartieri popolari della città.

«Ringraziamo Banco Bpm per questo importante sostegno. Effettivamente stiamo notando un notevole incremento delle richieste di aiuto in beni primari, cui temiamo nei prossimi mesi si aggiungeranno molte richieste di sostegno al reddito per via di difficoltà lavorative. L’aiuto fornito dal Banco Bpm è dunque fondamentale per i servizi che già offriamo e che saremo chiamati ad incrementare» – ha spiegato Don Enrico Pajarin, Direttore Caritas Diocesana Vicentina.

«Banco BPM si è molto impegnato in questi mesi per dare il proprio supporto a fronteggiare l’emergenza Covid 19 erogando donazioni per circa 4 milioni di euro a livello nazionale. Tra i tanti progetti avviati a livello locale vi è quello in collaborazione con Caritas che coinvolge le città di Verona, Vicenza, Venezia e Treviso. – sottolinea Leonardo Rigo, Responsabile della Direzione Territoriale Verona e Nord Est di Banco BPM – L’emergenza di questi mesi, infatti, ha fatto emergere nuove situazioni di disagio che non possono essere ignorate e trascurate, soprattutto quando coinvolgono intere famiglie e impediscono a tanti bambini e ragazzi di accedere alla formazione e allo studio. Grazie a Caritas e a questi progetti potremo aiutare tante famiglie in difficoltà dando loro la possibilità di garantire ai loro figli tutta una serie di supporti per la loro crescita e la loro educazione».

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