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Lavori di pubblica utilità e affidamento in prova:  verso il rinnovo le convenzioni con Tribunale e UEPE

Lavori di pubblica utilità e affidamento in prova: verso il rinnovo le convenzioni con Tribunale e UEPE

Si avviano verso il rinnovo le convenzioni tra l’Associazione Diakonia Onlus (gestore dei progetti di Caritas Diocesana Vicentina), il Tribunale di Vicenza e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna (UEPE) di Verona e Vicenza per lo svolgimento, nell’ambito di alcuni dei servizi-segno della Caritas, di lavori di pubblica utilità (attraverso la messa alla prova o la conversione della pena) e dell’affidamento in prova da parte di persone coinvolte in percorsi giudiziari.

“Il nostro servizio ‘Lavori di pubblica utilità e affidamento in prova’ – sottolinea il direttore di Caritas Diocesana Vicentina, don Enrico Pajarin – mira innanzitutto a favorire il reinserimento sociale delle persone coinvolte in percorsi giudiziari perché, mettendosi a servizio della collettività e in particolare delle persone più bisognose, esse possono rinsaldare il patto di cittadinanza che si era in qualche modo interrotto. Le convenzioni che sono in fase di rinnovo mirano a confermare la collaborazione con l’Autorità Giudiziaria, per ribadire un concetto importante e spesso dimenticato, ossia la funzione rieducativa della pena”.

Il servizio offre la possibilità di svolgere attività di volontariato presso le strutture per persone senza dimora (ricovero notturno di Casa San Martino e mensa di Casa Santa Lucia), ma anche a supporto di alcune attività di segreteria, alle persone in regime di:

  • Lavori di pubblica utilità attraverso la messa alla prova: scatta dopo che un imputato chiede la sospensione del procedimento giudiziario, per essere appunto “messo alla prova” attraverso lavori di pubblica utilità, allo scopo di dimostrare la propria “buona condotta” e buona volontà. Se il giudice ritiene che il percorso di messa alla prova sia stato positivo, dispone il proscioglimento per estinzione del reato.
  • Lavori di pubblica utilità attraverso la conversione della pena: vengono disposti dal giudice, su richiesta del condannato, come conversione della pena detentiva o della pena pecuniaria.
  • Affidamento in prova: è una misura alternativa alla detenzione per espiare una pena definitiva attraverso una minore compressione della libertà personale.

 

I numeri del servizio.

“Nel 2020 – spiega Anna Rebecca Ceccato dell’Ufficio Legale di Caritas Diocesana Vicentina, cui fa capo il servizio – abbiamo accompagnato 16 persone impegnate in lavori di pubblica utilità, 10 dei quali attraverso l’istituto della messa alla prova. Gli affidamenti in prova, invece, sono stati 10. In questi primi mesi del 2021 sono 10 le persone impegnate in lavori di pubblica utilità, di cui 5 attraverso la messa in prova, mentre gli affidamenti in prova sono 2. Per questo 2021, inoltre, abbiamo già dato la disponibilità di attivare altri 2 affidamenti in prova, che potrà tramutarsi in azioni concrete grazie al prossimo rinnovo delle convenzioni”.

 

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