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Note di solidarietà a favore del sostegno alimentare

Note di solidarietà a favore del sostegno alimentare

Le note sinfoniche di Mozart corrono sul filo della solidarietà. Grazie alla generosità del pubblico che lunedì 6 novembre ha assistito, al Teatro Comunale di Vicenza, al concerto inaugurale della stagione 2023/2024 dell’Orchestra del Teatro Olimpico, diretta da Alexander Lonquich, sono stati raccolti quasi 1.000 euro a favore dei servizi-segno di Caritas Diocesana Vicentina che offrono sostegno alimentare alle persone fragili. Una raccolta fondi nata dalla disponibilità e sensibilità della Società del Quartetto, che ha voluto così farsi partner dell’impegno di Caritas al fianco di chi si trova in difficoltà.

“Ringraziamo la Società del Quartetto, la OTO e il pubblico che ha donato – commenta il direttore di Caritas Diocesana Vicentina, don Enrico Pajarin – perché, così facendo, hanno contribuito ad offrire risposte immediate ai bisogni primari delle persone che vivono in grave marginalità sul territorio di Vicenza. Si tratta perlopiù di persone senza fissa dimora, dietro al cui volto e nome ci sono storie di vita complesse, segnate dalla sofferenza, bisognose non solo di cibo, ma di relazioni. Sono persone che, come Caritas Diocesana Vicentina, cerchiamo di accompagnare in un’ottica di sviluppo integrale, non limitandoci alla sola distribuzione di pasti o alimenti, perché il vero nutrimento di ciascuno è fatto anche di ascolto, empatia, formazione e lavoro”.

Le offerte, dunque, saranno principalmente destinate alla mensa di Casa Santa Lucia e all’Emporio Solidale Caritas, entrambi ubicati a Vicenza, per l’acquisto di beni alimentari e per il pagamento delle utenze, che hanno subìto forti rincari a causa dell’inflazione e dell’aumento dei costi energetici.

L’abbinamento della raccolta fondi con il concerto inaugurale della OTO non è stato del tutto casuale. Infatti, quando Wolfgang Amadeus Mozart, fra i primissimi giorni di giugno e il 10 agosto

del 1788, compose i tre straordinari lavori proposti nel concerto, ossia la sinfonia n. 39 in Mi bemolle maggiore KV 543, la sinfonia n. 40 in Sol minore KV 550 e la sinfonia n. 41 in Do maggiore KV 551 “Jupiter”, stava vivendo «uno stato depressivo causato dalle finanze disastrate, dal recente insuccesso viennese del suo Don Giovanni, dalla popolarità in declino e dai concerti cancellati, dalla morte della figlia, dalla precaria salute della moglie, dall’indifferenza degli editori», come si legge nel programma di sala curato da Paolo Meneghini.

Anche il grandissimo compositore, insomma, visse un periodo di estrema difficoltà. Perché, purtroppo, basta poco per cadere nella povertà, come dimostrano le storie di numerose persone accompagnate dai servizi di Caritas Diocesana Vicentina.

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